In un Paese come il nostro in cui l’aspettativa di vita è la più alta d’Europa, l’età media della popolazione è in continuo aumento e le risorse per la previdenza obbligatoria rimangono scarse, i fondi pensione integrativi rispondono alla necessità dei cittadini di mantenere un buon tenore di vita anche dopo la pensione. Lo Stato riconosce questo ruolo e di fatto favorisce il ricorso alla previdenza complementare con una serie di agevolazioni a concreto beneficio di chi vi accede. In questo articolo elenchiamo e spieghiamo i vantaggi fiscali della pensione integrativa.

I  vantaggi fiscali della pensione integrativa

  • La deducibilità dalle tasse

Parte dei contributi versati in un fondo pensione (fino ad un limite di 5.164,57€ annui) viene dedotta dalle tasse, ovvero, viene sottratta alla base imponibile sui cui si calcola la tassazione Irpef.

Risultato: il solo atto di versare una cifra in un fondo pensione (che si tratti di un fondo aperto, di un fondo chiuso o di un Piano Individuale Pensionistico) fa diminuire la tua tassazione IRPEF annuale, facendoti risparmiare sulle tasse in modo netto e immediato. Per farti un’idea guarda questa tabella:

Mettiamo il caso di un lavoratore con un reddito annuo di 20.000€, con un’aliquota IRPEF del 27%: versando una quota ad un fondo pensione (nel caso di questa tabella, ad un Piano Individuale Pensionistico) risparmia fino a 1.350€ di tasse all’anno.

  • Massimo vantaggio fiscale per i giovani

Ai lavoratori, che hanno iniziato la loro prima occupazione dopo il 1 gennaio 2007, è consentito, dopo i primi 5 anni di contribuzione a una forma pensionistica complementare, di dedurre le cifre non dedotte nei primi 5 anni, per raggiungere il massimo vantaggio di deducibilità.
Stiamo parlando di una legge (Art. 8, comma 6, D. Lgs. 252/2005) che permette ai lavoratori più giovani di raggiungere il massimo vantaggio fiscale.

Facciamo l’esempio di un giovane che nei primi anni di lavoro versa nel proprio Piano Individuale Pensionistico 2000€ annui, deducendoli dalle tasse. Per legge avrebbe la possibilità di versarne di più e di dedurne fino a 5.164,57€, ricavandone il massimo vantaggio fiscale; ma il suo stipendio di neoassunto e la sua situazione economica attuale non glielo consentono. I circa 3000€ che mancano sono un’occasione di risparmio persa?

Chi ha iniziato il suo primo lavoro dopo il 1 gennaio 2007, passati i primi 5 anni di contribuzione, può recuperare le cifre che non ha potuto dedurre nei primi anni, superando anche il limite dei 5.164,57€ annui. Attenzione! Il limite deducibile massimo per legge resta sempre lo stesso! In 5 anni è di 25,822,85€.

  • Aliquota fiscale agevolata

Mentre sulla stragrande maggioranza delle rendite finanziarie viene applicata una tassazione del 26%, i rendimenti maturati durante la fase di accumulo di un fondo pensione hanno un’aliquota agevolata al 20%.
Discorso a parte va fatto per la fase di erogazione della pensione, su questa viene applicato un regime fiscale diverso ma decisamente vantaggioso, che parte da un’aliquota del 15% e negli anni decresce progressivamente con la possibilità di scendere fino al 9%.

  •  Non si paga la tassa di bollo

    La tassa di bollo è un’imposta dello 0,20% che ognuno di noi paga ogni anno sui propri risparmi depositati. Che siano in istituti bancari, SGR o conti correnti, questa imposta è una spesa che colpisce tutti i tuoi risparmi diminuendone il valore. Fanno eccezione i fondi pensione integrativi, sui quali non si paga alcuna tassa di bollo.

 

L’accesso ai versamenti di una pensione integrativa

Puoi usufruire di una somma massima del 75% di quanto hai versato, in qualsiasi momento in caso di spese mediche per gravi malattie relative a te o alla tua famiglia.

Passati i primi 8 anni di versamenti, puoi accedervi anche:
– per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa per te o i tuoi figli (fino al 75%);

– per altre esigenze (fino al 30%).

La possibilità di riscatto

In caso di situazioni che colpiscono in modo serio la tua sfera lavorativa, puoi riscattare tutto o parte del capitale accumulato prima del raggiungimento dei requisiti di accesso alla pensione. In particolare si può avere accesso:

  • a riscatto parziale, pari al 50% dell’ammontare, in caso di perdita del lavoro e inoccupazione per più di un anno, ma meno di 2.
  • a riscatto totale, nel caso di grave invalidità permanente, oppure di perdita del lavoro con inoccupazione per più di 2 anni.

I vantaggi fiscali derivanti della pensione integrativa non finiscono qui, anche in fase di liquidazione dei fondi ci sono agevolazioni rilevantiQui puoi approfondire come si riscuote un fondo pensione e di quali vantaggi  fiscali puoi godere anche in questa fase.

 

La nostra agenzia, Prato Assicura, è in grado di offrire tutta la sicurezza dei prodotti UnipolSai dedicati alla previdenza integrativa. Al centro del nostro servizio poniamo la consulenza personalizzata, approfondita e puntuale ai nostri clienti.

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Francesca
di Prato Assicura